Se il dolore è recente ed è sorto subito dopo una flessione del tronco o sollevando un peso, o spostando un mobile, perché non dovrebbe essere curato rapidamente tanto quanto è insorto? Il trattamento di un disco slittato, tramite manipolazione, è logico ed etico. E’ la cosa più sana ed ovvia da fare. Ma prima di fare la manipolazione, deve essere fatta una diagnosi sicura e devono essere escluse tutte le controindicazioni per la manipolazione, questo grazie ad un’accurata anamnesi, esami clinici del caso, raggi x etc..
Le manipolazioni non devono esser fatte se il paziente ha un dolore acuto lancinante e non è capace di muoversi dal letto. Differenti tecniche manipolative devono essere applicate in funzione d’ogni caso.
Nel caso di sciatica, il disco con la sua pressione causa un’irritazione meccanica del nervo, producendo infiammazione ed gonfiore del nervo stesso, questo porta al dolore ed ad una eccessiva sensibilità nell’area connessa con il nervo. Si formano adesioni vicino alle radici del nervo e spesso permangono perfino dopo che l’infiammazione è scomparsa; si accusa il dolore solo quando il nervo è stirato. L’effetto secondario dell’irritazione della compressione del nervo sorge quando il paziente prova a fuggire il dolore cercando di adottare una posizione di confort, creando cosi delle curvature scoliotiche nella colonna vertebrale. Se non vi è infiammazione, il paziente è capace di adottare una posizione antalgica, ma se i nervi sono infiammati il dolore aumenta di parecchio creando problemi aggiuntivi alla lombalgia. Una volta che l’irritazione meccanica porta ad un’infiammazione i tempi di cura si allungano.
In questi casi le fasi del trattamento sono:
• Rimozione della pressione sul nervo tramite manipolazione Osteopatica. • Rimozione d’altre eventuali irritazioni • Trattamento dei muscoli deboli se ve ne sono • Precauzione contro eventuali ricorrenze.
L’Instituto Karolinska ha svolto uno studio su 583 pazienti dopo il loro primo attacco di sciatica. Vennero fatte operazioni chirurgiche, del caso, sull’ 28% dei pazienti. Vennero monitorati sia i pazienti operati che quelli non operati per sette anni. Il risultato di questo studio fu: che un attacco di sciatica acuto durava nella maggior parte dei casi lo stesso tempo sia che s’intervenisse chirurgicamente o meno.
Ultimamente si tende ad operare il meno possibile i casi d’ernia del disco per due motivi fondamentali: gli scarsi risultati ottenuti e le complicazioni che tali interveti possono portare. Ed è bene intervenire chirurgicamente solo dopo aver provato di tutto e non ultimo il trattamento osteopatico, ovviamente fatto da personale qualificato. |